Tuesday, May 23, 2017

The Archeomar Project: The Archaeological Map of the Italian Seas

The Archeomar Project: The Archaeological Map of the Italian Seas
http://www.archeomar.it/archeomar/multimedia/images/1.jpg
L’Italia, con oltre 7000 km di coste ed una posizione centrale nel bacino del Mediterraneo, conserva nelle sue acque un ingente patrimonio archeologico sommerso, a testimonianza del ruolo fondamentale di crocevia per le rotte che nel corso dei secoli hanno collegato l'oriente e l'occidente di questo mare ed i tre continenti che su di esso si affacciano. Negli ultimi vent’anni, il progresso dell’equipaggiamento e delle tecniche di immersione, che ha favorito l’incremento del numero dei subacquei sportivi ed il raggiungimento di profondità sempre maggiori, ha reso ancora più accessibile ed a rischio questo patrimonio. Per far fronte al problema, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in linea con la Convenzione Unesco di Parigi, che stabilisce norme e regole per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale sommerso, dal 2004 ha avviato il Progetto Archeomar. Un Progetto di censimento di tutti i siti archeologici subacquei lungo le coste delle regioni italiane, che ad oggi ha riguardato Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Lazio e Toscana. Il risultato di questa ricerca è una carta archeologica delle acque italiane, realizzata con la consapevolezza che la catalogazione e la conoscenza di quanto ancora conservato sul fondo marino rappresentano l’unico strumento per la corretta gestione e salvaguardia dei beni sommersi. 
L’applicazione di tecnologie proprie dell’oceanografia e lo sviluppo di strumentazioni e etodologie specifiche per la moderna archeologia subacquea, attuati nel corso del progetto, costituiscono oggi il mezzo attraverso il quale vincere la sfida di trasmettere ai posteri questo straordinario patrimonio.
Italy, with over 700km of coastline and a central position within the Mediterranean basin, conserves within its waters a vast underwater archaeological heritage, testimony of the fundamental role it has played at the crossroads of travel over the course of centuries which has connected the East and the West and the three continents which boarder the sea. Over the past twenty years, the improvement in diving equipment and techniques has led in an increase in the numbers of recreational divers, as well as the increased depths which can now be reached, therefore making sites more accessible and increasing the risk to this heritage. In order to tackle this problem, the Ministry of Cultural Heritage, in accordance with the UNESCO Paris Convention, which has established regulations and laws for the protection and development of the maritime heritage, in 2004 started the Archeomar Project. The project aims to create a register of all the underwater archaeological sites along the coastlines of the regions of Italy, which today has now covered Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Lazio and Tuscany.
The result of this research is an archaeological map of the Italian seas, created with the awareness that the cataloguing and the knowledge of what is still preserved on the seabed represent the only instrument for the correct management and safeguard of the submerged heritage.
The application of oceanographic technology and the development of instruments and methodologies specific for modern underwater archaeology, gained over the course of the project, today form the means through which it will be possible to safeguard for the future this extraordinary heritage.

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